La felicità in un futon: storia dell’uomo che ha rinunciato a tutto
|Fumio Sasaki ha 35 anni, è giapponese e possiede un futon e poco più. L’uomo ha portato agli estremi il minimalismo giapponese. Ha detto basta al consumismo e ha deciso di liberarsi di tutti gli oggetti inutili. Ha così scoperto un nuovo modo per essere felici, presentato nel saggio autobiografico “Fai spazio nella tua vita”.
Un passato da accumulatore
Prima di scoprire la via del minimalismo giapponese, Fumio Sasaki era un accumulatore. Pur guadagnando pochissimo, spendeva tutto in orpelli inutili che lo lasciavano insoddisfatto. A suo dire, se avesse potuto avrebbe comprato ancora più cose e non sarebbe comunque stato contento. Viveva in una perenne incertezza economica, circondato da oggetti che non gli servivano e che non lo rendevano felice.
L’epifania è arrivata suo malgrado, grazie a un trasloco. Era stato costretto a trasferirsi in un altro appartamento, più piccolo e più economico. Il nuovo appartamento non poteva contenere tutte le sue cianfrusaglie e questo ha costretto Fumio Sasaki a scontrarsi con la realtà. D’un tratto, ha scoperto che avere meno cose intorno lo faceva stare meglio. Un principio tra l’altro già presente nell’arredamento giapponese tradizionale, ma che aveva scelto di ignorare.
Un futon e poco più
Oggi Fumio Sasaki ha abbracciato il minimalismo giapponese e possiede solo un futon e poco altro. La mattina ripiega il futon e lo mette nell’armadio. La sera lo stende a terra e dorme. Si veste sempre nello stesso modo, in camicia e pantalone. Per lui i saldi di fine stagione non hanno più senso e gli bastano tre camicie e poco altro.
Che fine ha fatto il resto? Ha venduto o regalato quasi tutto. In cambio ha ottenuto una tranquillità che prima gli mancava. Si veste sempre nello stesso modo, non perde tempo per andare a fare compere e risparmia. Dalla sua ha pochi oggetti che gli consentono di rimanere in contatto con il mondo e di lavorare, come tablet e smartphone.