La grande onda di Hokusai nell’Iconografia Pop
|Quando avevo dieci anni, comprare oggetti etnici non era facile come può esserlo oggi; così ogni anno attendevo con piacere la Fiera che raccoglieva merce dal medio e dal lontano oriente. Una volta sono tornata a casa con un diario dalla copertina di seta azzurra, che all’interno riportava in ogni pagina il disegno di un’onda.
Non avevo idea che si trattasse di una delle opere più famose di Katsushika Hokusai. Non sapevo nemmeno che questa immagine sarebbe tornata molti anni dopo nel mio lavoro, nella cura del sito di Viverezen.
Oggi la conoscenza è a portata di un click, ed il Giappone entra nelle nostre case anche in piccole storie come questa. Potrai trovare riproduzioni della Grande Onda sui prodotti più disparati, dalle tazze, alle borse di stoffa, alle scarpe, dai copriletti ai ventagli. I riccioli della spuma possono essere sostituiti con piccoli corgi o gattini, quindi se volete comprare questo quadro, assicuratevi di acquistare l’originale. Ma cosa significa veramente quest’opera?
La grande onda e gli Ukyo-e
Kanagawa oki nami-ura: La Grande Onda di Kanagawa è forse il quadro più rappresentativo del periodo delli Ukyo-e. Le xilografie, incredibilmente curate, diventano, grazie al processo di stampa su blocchi di legno un bene alla portata di tutti. Tra eleganti cortigiane e alberi di ciliegio, polipi perversi e paesaggi lunari, uno dei temi più ricorrenti è il grande vulcano che domina Tokyo. Hokusai ha dedicato una delle sue raccolte più famose, Trentasei vedute del monte Fuji a questo tema, anche se in realtà il monte compare in più di cento opere con il suo nome.
Il simbolismo dell’opera
La Grande Onda di Kanagawa è un’immagine densa di simboli: il monte Fuji si trova sullo sfondo, schiacciato dalla furia dello tsunami, quasi dimenticato. Rappresenta la fonte del segreto della vita eterna, ma nel momento in cui l’onda si abbatte crudele, sembra davvero appartenere ad un altro mondo. Eppure è lì ed è parte integrante del significato della xilografia. In molti utilizzi moderni, il vulcano viene tagliato, in parte o del tutto, specie se si tratta di adattare l’immagine ad una cornice stretta e lunga, come può essere la custodia di uno smartphone.
Il nostro sguardo viene attirato dalla grazia dei riccioli di spuma, così perfetti nella loro rappresentazione da essere diventati iconici. Non siamo in grado di cogliere a pieno il senso di malessere, e squilibrio che l’immagine andava a significare nella mente dell’autore. L’onda ha un movimento da sinistra verso destra, che per un occidentale è consueto, ma che va invece a cozzare con l’abitudine giapponese di leggere e sfogliare le pagine in senso inverso.
Per vedere la differenza basta guardare un’altra stampa di Hokusai, il Fuji dal mare. L’onda ha un andamento da destra a sinistra, il cielo è di un dorato ultraterreno. Tutti gli elementi, monte, alberi, gabbiani in volo, si accordano armonicamente ai disegni creati dal mare, come se ne fossero quasi il prolungamento.
Possiamo concludere l’analisi della Grande Onda dicendo che il vulcano è l’unico punto fermo in un mondo in tumulto, fatto d’acqua e barche strattonate dalle onde. Tuttavia la bellezza del quadro e la sua popolarità restano un fatto innegabile.
Rivisitazioni Moderne
The Great Wave 2.0 a opera di Eric Chestier, riscrive l’onda sovrapponendole colori moderni e vibranti. Non è d’altronde l’unico ad avere pensato un’operazione del genere. Affidiamoci ancora una volta al database della rete: tra un orologio ed un abitino sexy troveremo immagini dove il movimento dell’onda viene sovrapposto a disegni di frattali, la nuova frontiera dell’arte cibernetica.
Chiudo con una piccola gif che fa riflettere. Ed è anche questo un modo di rileggere l’arte in chiave moderna.
Consigli per gli acquisti
Il Fuji Rosso. In quest’immagine, alrettanto famosa, è il vulcano a fare da padrone. Con il suo colore intenso e il senso di quiete immobile che suggerisce, è il complemento perfetto per La Grande Onda.