Arredamento, Interior Color Design e studio dei colori
|Le nuance e i materiali che costituiscono l’arredamento dei nostri spazi quotidiani sono due strumenti efficaci che hanno effetti diretti e indiretti sulla nostra psiche. Vediamoli più da vicino, in modo da capire quanto siano importanti nell’arredamento dei nostri ambienti e quanto possano influire sul nostro stato generale di benessere e di salute.
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Cosa sono i colori?
Nell’ambito della fisica i colori vengono definiti come radiazioni elettromagnetiche che le superfici assorbono o respingono in misura diversa. L’occhio umano è in grado di percepire una minima parte delle onde luminose esistenti in natura, che vanno a formare i colori dello spettro: il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco e il violetto. Un limone non è fondamentalmente giallo. In altre parole, il giallo non è una caratteristica incorporata di un limone. Appare giallo perché assorbe la luce blu e riflette una miscela di luce rossa e verde.
Per migliaia di anni, questo tema ha affascinato artisti e scienziati allo stesso modo. Verso la fine del mille e seicento, Isaac Newton intuì che la luce era composta da raggi colorati, ciascuno con un diverso angolo di rifrazione. Adoperando di un prisma di vetro triangolare, provò che la luce bianca dei raggi solari si scompone nei sette tonidello spettro. Lo scienziato inglese identificava il colore come una proprietà della luce.
Johann Wolfgang Von Goethe, il poeta e scrittore tedesco, nel suo trattato “Teoria dei colori” del 1810 ha messo in discussione la teoria di Newton sul colore come qualità oggettiva della luce, sottolineando invece che noi percepiamo ed elaboriamo le tonalità in modo soggettivo. Goethe fu il primo ad avere intuito gli aspetti psicologici che le varie tinte hanno sulla psiche umana.
Comprendendo come percepiamo le diverse gradazioni e il rapporto che c’è tra colore, illuminazione e spazio fisico si è in grado di rendere ogni stanza funzionale e invitante, evitando costosi errori di progettazione e creando ambienti visivamente ed emotivamente attraenti.
Come percepiamo il colore
Un fatto curioso è che il colore ci sembra molto reale, ma in realtà è, come aveva intuito Goethe, un fenomeno soggettivo che si verifica nel nostro cervello. La sua percezione quindi è altamente soggettiva e il modo in cui il nostro cervello percepisce le diverse tinte è influenzato da una serie di fattori, come le proprietà intrinseche di un oggetto, la presenza della luce, la nostra genetica, la nostra specie e persino la nostra età.
L’impatto psicologico di un colore varia quindi da persona a persona in base anche a cultura, area geografica, religione e esperienza personale. Ognuno di noi ha i suoi colori preferiti, e per esempio molte regioni del Sud America utilizzano nei loro tessuti e nell’arredamento toni molto accesi come il rosso, il giallo, arancione, verde e blu, mentre il design scandinavo è noto per la creazione di interni semplici e luminosi, con gradazioni tendenti al chiaro per alleggerire e creare un senso di pulizia.
Poiché il cervello è coinvolto, un colore non può mai essere fisso o immutabile. Probabilmente vi siete spesso accorti che la vernice delle pareti durante il giorno sembra cambiare o che appare diversa nel corridoio rispetto al soggiorno. Questo accade a causa di fattori che influenzano la nostra percezione, come l’illuminazione o i materiali.
I colori però non sono solo un fenomeno fisico. Secondo lo psicoterapeuta, sociologo e filosofo svizzero Max Luscher, parlano il “linguaggio simbolico dell’inconscio”. I colori danno precise informazioni sulla propria personalità: i bisogni, desideri, emozioni e paure.
Illuminazione e Materiali
La qualità e il tipo di luce (naturale o artificiale) influisce sulla nostra percezione delle tonalità. Ad esempio, una lampadina arancione emette un bagliore arancione in tutta la stanza. Questo fa che gli oggetti nella stanza riflettano l’arancio più di quanto farebbero normalmente, modificando la nostra percezione dell’intero ambiente.
La qualità della luce naturale è influenzata dalla direzione cardinale delle finestre di una stanza, ovvero dal fatto che siano rivolte verso il lato nord, est, sud o ovest. La luce proveniente da nord è fredda e blu, il che fa apparire gli ambienti leggermente più scuri e smorzati del normale. Quando si progetta una stanza esposta a nord si deve prendere in considerazione la scelta di toni luminosi e altamente saturi che non siano facilmente lavati via.
Il materiale è un altro fattore che influisce sulla nostra percezione perché modifico il modo in cui un oggetto riflette e assorbe la luce. Ad esempio, la seta, il raso e il metallo riflettono una grande quantità di luce facendo sembrare le nuance più luminose e leggere. La lana invece assorbe la luce e fa apparire le varie gradazioni leggermente più scure e attenuate di quanto farebbero normalmente.
Manjola per Vivere Zen