Ikebana: l’arte della composizione floreale


L’Ikebana, o Kado (via dei fiori) nasce da una pratica buddista, che già nellepoca Heian (intorno all’ 800 d.C.) aveva preso piede presso i nobili giapponesi l’usanza di creare composizioni di fiori.

Per comprendere l’ikebana e distinguerlo dal semplice floral design, bisogna comprendere che se nel secondo il soggetto dell’arte è il fiore, nell’ikebana va in scena tutta la composizione. La ricerca della bellezza passa attraverso il semplice e il simbolico; un’enorme mazzo di rose, per capirci, rappresenta secondo i dettami di quest’arte un chiassono insieme di fiori, senza nessun senso.

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Nella composizione, è importante che ogni elemento abbia un senso, che esprima un sentimento; per raggiungere lo scopo, si utilizza il fuoco per piegare le parti, bollire i petali, o schiacciare il gambo.

Usualmente, gli ikebana hanno una forma triangolare, ed appaiono adagiati su un lato, invece che crescere verticalmente: linee oblique risultano più “morbide”, meno aggressive rispetto alle composizioni che si sviluppano unicamente in altezza.

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Nel Giappone moderno l’ikebana è materia di studio delle ragazze, con più di 3000 scuole attive sul territorio, ma un tempo era un’arte apprezzata dai samurai; il kado era una forma di meditazione legato al passaggio delle stagioni, al tempo e al cambiamento.

 

 

"Ikebana: l’arte della composizione floreale" ultima modifica: 25 Febbraio, 2016 da Redazione VivereZen

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