Copripiumone in Cotone: come riconoscere se è buono
|Il cotone non è tutto uguale perché spesso l’apparenza inganna. Per riconoscere un buon copripiumone di cotone, un copriletto o più in generale un lenzuolo abbiamo chiesto dei consigli a Roberta Corridori, specialista in materia di filati di cotone: “La qualità di una tela di lenzuolo – sostiene l’esperta – è data innanzi tutto dalla bontà del filato e dal numero di fili. Da ciò deriva un diverso grado di morbidezza, di consistenza, di durata.”
Premesso che il cotone, come ogni altra fibra naturale, è materia viva e pertanto una partita di filato non può mai essere perfettamente uguale alle precedenti, ci sono alcuni utili consigli per riconoscere un buon lenzuolo:
Consigli utili per riconoscere un buon copripiumone di cotone
- guardare il tessuto in controluce per valutare il numero di fili di cotone, che intrecciandosi secondo l’ordito e la trama ne costituiscono l’armatura. Più fitta è la tramatura, più resistente sarà il lenzuolo.
- manipolare il copripiumone, per testarne la morbidezza: non è un buon indizio che un lenzuolo si presenti rigido, perché potrebbe implicare un uso eccessivo di appretti, che alterano la consistenza del tessuto. In un primo momento infatti questi prodotti permettono di tenere insieme le fibre, conferendo al lenzuolo maggiore lucentezza e consistenza, ma l’effetto dopo qualche lavaggio scompare.
- Osservare le cuciture e verificare la bontà delle rifiniture: orli, angoli, etichette. Le cuciture devono essere di cotone e non di nailon e a punto fitto.
- Occhio alle etichette: scritte in modo chiaro e comprensibile, le etichette devono riportare le proprietà del cotone e devono avere la stessa durata del capo, nonché la stessa resistenza ai lavaggi. Viceversa, potrebbero essere un indizio di contraffazione.
Infine, occorre considerare anche l’aspetto tossicologico. Infatti nelle piantagioni di cotone, si fa uso di pesticidi per combattere i parassiti. Soltanto da da qualche anno la Comunità Europea ha iniziato a trattare il problema ecologico anche nel processo produttivo del cotone e più in generale delle fibre tessili.
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