Chi riposa “Bio”, invecchia meno. Lo dice il medico
|Esiste una correlazione tra il sonno e l’insorgere di alcune patologie? Ebbene si, chi dorme “bio” invecchia meno secondo quanto dichiarato dal geriatra Roberto Bernabei[1], secondo cui l’insonnia potrebbe essere riconducibile all’insorgere di alcune patologie. Nello specifico, dichiara il medico, chi dorme male rischierebbe la demenza senile come conseguenze di uno stile di vita caratterizzato da un riposo modesto.
Il circolo peraltro è destinato a diventare vizioso perché le patologie che tipicamente affliggono le persone anziane, solitamente comportano un sonno di scarsa qualità che a suo volta può generare l’insorgere di ulteriore patologie. Come uscire fuori da questo circolo vizioso? La risposta, come sempre, va ricercata nella prevenzione: dormire bene sin dalla giovane età.
Il Feng Shui per organizzare lo spazio abitativo in modo armonico e benefico
Nato in estremo oriente, il Feng Shui è diventato oggi un punto di riferimento anche per la cultura occidentale. Si tratta di un’arte geomantica cinese, cioè un derivato delle antiche discipline divinatorie, che insegna ad organizzare lo spazio abitativo in modo armonico e benefico per la salute fisica e mentale.
Vivere il Feng Shui significa esaltare linee essenziali e forme armoniose. In tal senso da un lato viene rivolta grande attenzione alle forme, enfatizzando uno stile curvilineo senza spigoli; dall’altro lato, un ruolo chiave è rivestito dall’utilizzo di materie prime e colori naturali.
Dormire bene con il Feng Shui
La soluzione del Feng Shui per un riposo sereno è data dalla combinazione letti in legno e futon. Il letto in legno ad incastro, infatti, esalta i principi del Feng Shui con una lavorazione priva di viti, bulloni e altre componenti metalliche. La presenza di parti in metallo può influire sul sonno in maniera negativa. Le strutture in metallo infatti interagiscono con i campi elettromagnetici disturbando il nostro riposo.
Il futon, letteralmente “materasso arrotolato”, è un punto fermo del bio-arredo anche in occidente, in sostituzione dei materassi a molle. Può essere poggiato su un letto a pedana (come quello visibile nella foto in alto) o direttamente su tatami. Per completare il bio-arredo, la camera da letto può essere ulteriormente arricchita con altri elementi dalle linee essenziali come un comodino in legno (nella foto a lato) o uno shoji da utilizzare come separè o per dividere gli ambienti in sostituzione di una porta.
[1] Intervista rilasciata a “La Stampa” estratta dall’edizione pubblicata sul cartaceo in edicola il giorno 14/03/2017