Chernobyl ha reso eterni gli alberi


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A Chernobyl, dove esplose la centrale nucleare 28 anni fa, gli alberi non si stanno decomponendo in modo corretto. Un studio pubblicato sulla rivista Oecologia rivela che i boschi intorno all’ex centrale ucraina – teatro di uno dei peggiori disastri nucleari al mondo – non si alterano alla stessa velocità di altre piante che vivono altrove. Inoltre, se questi alberi dovessero prendere fuoco, il materiale radioattivo sarebbe diffuso al di là della zona di alienazione di Chernobyl. La zona di alienazione ha dato agli scienziati ambientali l’opportunità di studiare molti aspetti, come il fatto che gli insetti non ci vogliono vivere, gli uccelli che vi abitano sviluppano anomalie come becchi deformi, lunghezza anomala delle piume della coda, e cervelli più piccoli. Ma neppure gli alberi sono stati risparmiati.

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Analizzando la biologia delle aree radioattive, come Chernobyl e Fukushima, i ricercatori hanno scoperto che gli alberi e le piante morte nel sito contaminato dall’esplosione del 26 aprile del 1986, sembravano “sostanzialmente invariate” anche dopo quasi 30 anni. Il fenomeno è particolarmente pronunciato nella Foresta Rossa, una zona boschiva vicino a Chernobyl che deve il proprio nome al fatto che gli alberi hanno assunto un colore zenzero e sono morti a causa dell’avvelenamento da radiazioni nella zona. “Anche molti anni dopo il disastro – ha commentato Tim Mousseau dell’University of South Carolina – i tronchi erano in buona forma. Se un albero fosse morto e caduto nel mio cortile, sarebbe diventato segatura in poco più di dieci anni“.

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Per scoprire cosa stava succedendo, il gruppo di ricerca ha raccolto in dei sacchetti centinaia di campioni di piani forestali non contaminati da radiazioni e li hanno poi distribuiti intorno alla zona di Chernobyl aspettando poi nove mesi. I risultati hanno reso evidente che i campioni collocati in zone altamente contaminate hanno mostrato il 40 per cento in meno di decomposizione di altri posizionati in luoghi “sicuri”. In particolare lo studio afferma che il grado di decadimento è proporzionale al grado di contaminazione radioattiva a ciascun sito.

Esiste la crescente preoccupazione che si possa verificare un incendio catastrofico nei prossimi anni”, ha detto inoltre Mousseau.

"Chernobyl ha reso eterni gli alberi" ultima modifica: 21 Dicembre, 2015 da Redazione VivereZen