Il Picasso giapponese


Si chiama Taro Okamoto e nasce un trentennio dopo il ben più noto (almeno per noi) Pablo Picasso.

Figlio di un mangaka (autore di fumetti, manga) e di una poetessa, negli anni 30 si trasferisce insieme alla famiglia a Parigi, dove viene a contatto con la corrente artistica dell’astrattismo e con il surrealismo (incontrerà il ben noto surrealista Andre Breton)

201507kousyou

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale è costretto a tornare in Giappone per partecipare come soldato alla guerra in Cina.

Al suo ritorno in patria, nel 1946, scopre che tutte le sue opere sono state cancellate dalla guerra, distrutte dai bombardamenti americani.

L’esperienza lo convince a fondare una sua corrente artistico-filosofica, chiamata Polarismo (taikyoku-shugi), che sfocierà nel ’48 nella creazione della società della Notte (Yoru no Kai).

Peace_Prize_Banner

L’opera che simboleggerà l’espressione artistica di Okamoto è “La torre del Sole”, simbolo dell’Expo ’70, locata nel parco commemorativo dell’Expo di Osaka. Alta 70 metri, rappresenta il destino della razza umana. I tre volti, due di fronte e uno sul retro, rappresentano il passato il presente e il futuro.

Tower_of_the_Sun1

 

"Il Picasso giapponese" ultima modifica: 2 Febbraio, 2016 da Redazione VivereZen