KIKI Fruit Investigator: la lotta eco contro lo spreco


KIKI Fruit Investigator

La riduzione dello spreco alimentare e l’educazione al consumo consapevole sono due temi oggi importanti più che mai, sui quali sempre più spesso sentiamo parlare. Quello di cui non si parla spesso, invece, è di design in ortofrutta. E se ci fosse qualcuno che si è insegnato a unire i tre argomenti?

Raffaele Pontillo, 27enne di Caserta, è un designer che, nella sua tesi di laurea Magistrale presso il Politecnico di Milano nel corso di laurea Design & Engineering, ha unito questi tre temi dando vita a “KIKI Fruit Investigator“, ossia un pratico strumento per misurare il grado di maturazione della frutta.

Gli stili di vita, sempre più frenetici, gli usi e i costumi in costante cambiamento, hanno generato sprechi di ogni ordine e grado nei più disparati ambiti della vita quotidiana. Il tema dominante della mia tesi di laurea è quello degli sprechi”, spiega Pontillo . “Inizialmente“, continua, “sono stati posti alla mia attenzione i tre principali campi soggetti a tale fenomeno: acqua, cibo ed energia. Ricerche preliminari in tutti e tre i settori, hanno fatto sì che la mia attenzione e il mio interesse focalizzassero il fenomeno dello spreco alimentare, concentrando i miei sforzi e approfondimenti su una delle sfaccettature di questa macroarea: Lo spreco alimentare di tipo domestico. Il concetto di spreco o perdite alimentari non è inteso solo nell’accezione che tutti conosciamo, ma il suo valore viene misurato lungo tutta la catena agroalimentare, partendo dal processo di semina fino ad arrivare a quello che porta al soddisfacimento delle esigenze nutrizionali di un Paese”.

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“KIKI Fruit Investigator” è un insieme di 3 elementi: design, comodità e tecnologia. È un concept innovativo, in quanto l’idea alla base del progetto è di offrire al consumatore uno strumento in grado di misurare e comunicare il livello di maturazione (in base all’entità del suono emesso) della frutta presente in casa grazie a dei sensori posti all’interno, che rilevano il livello di gas etilene prodotto da quasi tutti frutti durante il loro iter di maturazione (ad eccetto di alcuni frutti, come melone e ananas).

La base è il processo di respirazione del frutto climaterico e l’emissione di etilene. Il gas emesso dai frutti viene rilevato dallo strumento, che confronta il valore con dei range di riferimento. Da qui, viene mandato un input ad un circuito che si occuperà di comunicare all’utente un feedback intuitivo di tipo sonoro e luminoso. In base all’intensità dei segnali, l’utente potrà capire quanto maturo è il frutto. Il tutto cercando di mantenere un’interfaccia diretta con chi lo utilizza“.

Nella punta è posto il bottone di accensione, nella parte più larga si sceglie la categoria di frutta che si vuole misurare (banana, mela, pera, uva, …), mentre nell’impugnatura è presente la parte elettronica e le batterie e, per finire, nella parte in alto, l’imputa sonoro e quello luminoso. Al momento, il progetto è stato pensato per 16 frutti, raggruppati in macro e micro categorie a seconda del livello di etilene emesso. “Non escluderei, però, la possibilità di allargarlo anche ad alcuni ortaggi, così come selezionare i frutti in base al contesto geografico in cui è inserito l’utente. La cosa più importante è che lo strumento sia il più affine possibile alle esigenze di chi lo usa, senza imporre all’utente nessun comportamento lontano dalle sue abitudini. È stata una scelta progettuale mirata“, spiega Pontillo. “Come spesso accade per i progetti di design, sono partito da un’analisi di contesto e dall’individuazione di un problema, per cercare poi una soluzione in termini progettuali“. E ora?

Cosa manca per concretizzare il progetto materialmente? Innanzitutto andrebbero fatte analisi di mercato più approfondite per determinare quali frutti effettivamente introdurre su un prototipo reale. In secondo luogo“, continua Pontillo, ” servirebbero ulteriori sperimentazioni dettagliate e magari aziende disposte ad investire sul progetto“. Speriamo che presto dalla carta KIKI Fruit Investigator diventi oggetto di uso domestico: una casa più eco, con meno spreco!

 

Tratto da www.sanomangiare.it

"KIKI Fruit Investigator: la lotta eco contro lo spreco" ultima modifica: 23 Ottobre, 2015 da Redazione VivereZen