“La Famille” di Alain Laboile
|Nato il 1° maggio 1968 a Bordeaux , in Francia , Alain Laboile è un fotografo e padre di sei figli . Nel 2004 , come aveva bisogno di mettere insieme un portfolio del suo lavoro di scultore , ha acquisito una macchina fotografica , e, quindi, sviluppato un gusto per macrofotografia , spinto dalla sua passione per l’entomologia . In seguito, ha puntato il suo obiettivo verso la sua famiglia in crescita , che divenne il suo soggetto principale : una vita ai margini del mondo , dove intemporality e l’universalità di incontrare infanzia . In seguito, ha puntato il suo obiettivo verso la sua famiglia in crescita , che divenne il suo soggetto principale : una vita ai margini del mondo , dove intemporality e l’universalità di incontrare infanzia .
“Sono un padre di sei figli. Attraverso il mio lavoro fotografico celebro e documento la mia vita familiare: una vita ai margini del mondo, dove l’atemporalità e l’universalità incontrano l’infanzia.
Giorno per giorno creo un album di famiglia che costituisce un patrimonio che io trasmetterò ai miei figli. Il mio lavoro riflette il nostro modo di vivere, che ruota attorno alla loro infanzia. Le mie fotografie saranno la testimonianza di questo. In mio approccio può essere considerato simile a quello di un etnologo.
Anche se il mio lavoro è profondamente personale, è anche accessibile, affrontando la natura umana e permettendo allo spettatore di entrare nel mio mondo e riflettere sulla loro infanzia. Documento tutti i giorni e condivido con il mondo via internet, la mia produzione fotografica è diventato un mezzo di comunicazione, che porta a una discussione sulla libertà, la nudità, sull’essere e avere”.
Laboile utilizza il tempo libero documentando l’idillio spensierato della vita dei fanciulli, con il desiderio di preservare il ricordo della fugacità dell’infanzia, per ricordare i momenti di spensieratezza e spontaneità. La fotocamera di Alain Laboile sembra scomparire, per spiare da invisibile la vita dei suoi figli. Una vita che è una continua esplorazione dell’ambiente circostante. Un lavoro dall’immensa mole, scandito dalla poesia del momento. Libero da ogni voyeurismo, Alain Laboile racconta un mondo di libertà, sorprese ed emozioni condivise.