La vita di una geisha


La geisha è una figura che colpisce la fantasia di molti, un po per l’ignoranza in merito, un po perché la caratterizzazione estetica è lampante, eccessiva.

La stessa idea di cortigiana, il “lavoro” presente nella nostra storia più simile alla geisha non rende il paragone. Fanno sesso? Per cosa pagano le persone che si fanno accompagnare da una geisha?

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La vita dietro la figura è dura, disciplinata; il termine stesso, Geisha è l’unione dei due kanji “arte” e “persona”. La carriera inizia ai 15 anni, dopo l’istruzione obbligatoria; il passaggio successivo è diventare una maiko, ballerina, per acquisire la perizia nei movimenti, una padronanza di se.

Gli anni successivi, servono a migliorare le arti dello spettacolo, l’etichetta e la capacità di conversazione.

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Questa disciplina cozza fortemente con la libertà e i confort di cui godono le persone in Giappone.

Per mantenere la propria figura, una geisha non può uscire normalmente, non può rischiare che venga riconosciuta senza trucco. Una geisha deve essere single, qualora decidesse di sposarsi deve abbandonare la professione.

Durante il lavoro, una geisha intrattiene il cliente e si occupa di curare la sua figura, camminando dietro il “signore”, fornendogli tutte le attenzioni che si confanno ad un piccolo lord, versando per lui il saké, allietandolo con musica e con una conversazione intelligente, ammaliante.

Una realtà differente dalla nostra, ma affascinante nella sua diversità.

"La vita di una geisha" ultima modifica: 11 Aprile, 2016 da Redazione VivereZen