Dal mondo otaku arriva Ita-supo: Il cuscino-manga!
|Il Giappone è il paese dei gadget strani e stravaganti. Colpa il consumismo sfrenato ma anche le varie subculture che caratterizzano il popolo giapponese e che ritroviamo tutte a Tokio, nei suoi quartieri. Gli otaku fanno parte di quella subcultura giappone se di appassionati in modo ossessivo di manga, anime, e altri prodotti ad essi correlati e sono manifestazione del consumismo collegato all’immaginario prodotto dai mass media giapponesi ( Il luogo di riferimento più importante della subcultura Otaku è il quartiere di Akihabara a Tokyo). Attorno agli otaku ruota tutto un mondo fatto di gadget legati soprattutto ai manga e agli anime.
Uno di questi oggetti prende il nome di dakimakura. Il dakimakura (抱き枕) da daki (抱き abbracciare o avvinghiarsi) e makura (枕cuscino) è un tipo di cuscino molto grande, simile ai cuscini ortopedici occidentali, con illustrazioni di personaggi femminili dello stile bishōjo ( termine giapponese utilizzato per fare riferimento a giovani e belle ragazze, di solito al di sotto dell’età universitaria), insomma un soffice cuscino decorato con un bel personaggio anime da abbracciare e coccolare. Già questo potrebbe sembrare particolare, se non fosse che si è tentato di superare il più grosso limite dei normali dakimakura, la mancanza di interazione. A riuscirci è stato è stato Koichi Uchimura, un ricercatore del Kyushu Institute of Technology, che in collaborazione con l’Università della Prefettura di Fukuoka, ha fatto dello sviluppo di nuove tecnologie con cui “sostenere la vita da otaku” la sua missione di vita. Il suo cuscino ha il nome di Ita-Supo, ed è il primo dakimakura capace di parlare e rispondere al tocco, con tanto di esplosioni di rabbia se ci si comporta in modo troppo possessivo.
È un oggetto principalmente dedicato ad uomini soli, senza una compagnia femminile, che vengono di solito assaliti da tristezze e malinconie varie una volta che si sono messi a letto. Il cuscino è capace, attraverso piccoli altoparlanti incorporati, di emettere una voce femminile che può recitare varie fasi a seconda del punto toccato, ed ha due sensori al tocco posti nella zona del seno e nella zona del bacino. Non parliamo di un normale cuscino con un altoparlante a pressione all’interno della federa, come spiega Uchimura nel video introduttivo al prodotto.
“Se non lo strofini, lei non emetterà alcun suono. Devi strofinarla” ha spiegato. “Per un otaku, questo è il dakimakura dei propri sogni“, afferma Uchimura.
Il sensore risponde in modo diverso a diversi tipi di carezze. Accarezza dolcemente il petto di Rina e lei emetterà una specie di miagolio, palpeggialo con foga e si arrabbierà dicendo: “Ehi, fa male!” o “Ehi, togli le mani!“. Uchimura allude anche ad un effetto cumulativo, dove nel caso di una continua mancanza di dolcezza l’umore di Rina potrebbe tanto peggiorare da far si che si rifiuti di parlare. Secondo il produttore, sono precaricati nel cuscino oltre 500 pattern che, incrociati tra loro, potrebbero portare a moltissime varianti comportamentali ognuna diversa dall’altra. Per il futuro inoltre sono previste anche espansioni, da scaricare sul proprio smartphone e poi trasferire nel cuscino. Ecco il potere della subcultura otaku! Ita-Supo può essere acquistato al costo di 20.000 yen , con Rina o un’altra bella fanciulla Ita-Supo, come Shion Kamitsuki eShiho Natsuki.
Certo, non ha l’eleganza di un tatami o di un futon , ma tutti i gusti sono gusti!
Tratto da cosmicoblog.com