Hawaii: green style!


L’energia solare sta guadagnando terreno ovunque negli States, ma alle Hawaii in maniera davvero massiccia. Le Hawaii puntano a diventare il primo Stato degli USA alimentato al 100% da energie rinnovabili. Si tratta di una transizione verso le fonti pulite ben definita sancita da un disegno di legge: l’House Bill 623. Le Hawaii mirano a coprire il 40% del suo fabbisogno quotidiano entro il 2030, ma sembra che potrebbe arrivare ad un ben più ambizioso 100% entro il 2045, diventando il primo Stato americano a funzionare totalmente senza l’uso di combustibile fossile.

Hawaii

La decisione è stata presa per ridurre le emissioni di gas serra e risparmiare sulle importazioni di petrolio e delle altre fonti fossili che gravano pesantemente sul bilancio delle isole. “E’ un passo significativo per i nostri sforzi di ridurre la dipendenza delle Hawaii dalle costose importazioni di petrolio e per indirizzare lo Stato verso una maggiore sicurezza energetica, ambientale ed economica”, ha spiegato Mark Glick, responsabile statale per l’Energia. Lo Stato infatti importa circa il 93% della sua energia, elemento che rende il suo sistema elettrico fra i più costosi della nazione. Le Hawaii al momento producono il 22% dell’elettricità totale consumata grazie all’eolico e al fotovoltaico. Dal 2007 le unità fotovoltaiche hawaiane non hanno fatto che a incentivi governativi e al nuovo programma che nel maggio scorso ha messo a bilancio ben 23 miliardi di euro.

Oltre all’eolico e al fotovoltaico, già sfruttati nello Stato, per riuscire in questo intento verranno utilizzate tutte le fonti rinnovabili possibili: idroelettrico, biomasse, geotermia, idrogeno, energia prodotta dalle onde dell’oceano e dal moto delle maree. Il disegno di legge approvato dalla maggioranza dovrà ora essere firmato dal governatore David Ige che ha tempo fino a giugno per maturare una decisione. Mark Glick, a capo del Dipartimento di Energia dello stato delle Hawaii, spiega che la Clean Energy Initiative, oltre a ridurre la dipendenza dall’importazione di combustibili fossili garantirà benefici ambientali e sanitari, riducendo le emissioni e creando un modello di sviluppo più sostenibile e sicuro. Anthony Kuh, direttore del Renewable Energy and Island Sustainability Group, precisa che al momento le Hawaii non dispongono di una tecnologia capace di supportare una simile transizione energetica. Nei prossimi anni, per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2045, saranno dunque determinanti gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione. Chissà che non si possa prendere esempio!

 

Tratto da www.greenstyle.it

"Hawaii: green style!" ultima modifica: 17 Settembre, 2015 da Redazione VivereZen