Il Tanuki


Il Tanuki (狸 ) è una creatura del folklore giapponese, basata sul cane procione (Nyctereutes procyonoides); quest’ultimo è un animale originario dell’Estremo Oriente, simile al tasso e al procione, ma a differenza di questi appartiene alla famiglia dei canidi. Vive sulle montagne giapponesi e che può raggiungere i 60cm di lunghezza. Inizialmente diffuso in Giappone e nell’ Asia nord-orientale, con il passare degli anni si è lentamente avvicinato all’ Europa. Onnivoro, va a caccia di notte e nel periodo invernale entra in letargo.

Il volto è caratterizzato da una colorazione differente nella fascia degli occhi. Il Tanuki ha degli organi sessuali pronunciati poiché fa parte di una specie che si accoppia frequentemente, ed i maschi con i testicoli più grandi hanno maggior possibilità di trasmettere i propri geni alla generazione successiva. Oggi rischiano l’estinzione in quanto molti sono afflitti da rogna sarcoptica,una condizione causata da un acaro parassita, come riporta l’ Istituto Yamasa, Centro per gli Studi giapponese Newsletter.

Tanuki

L’attuale divertente immagine del tanuki si è probabilmente sviluppata durante l’epoca Kamakura. I testicoli insolitamente grandi sono una caratteristica spesso esagerata nelle rappresentazioni artistiche della creatura; i tanuki sono talvolta rappresentati con i testicoli poggiati su una spalla come un sacco, o mentre li usano come tamburo e la loro grossezza è simbolo di grande fortuna. I tanuki sono inoltre generalmente rappresentati con una pancia molto grande; talvolta usano anche questa come tamburo, specialmente nei disegni dei bambini.

Una filastrocca molto comune in Giappone fa esplicito riferimento alle sue caratteristiche più appariscenti: Tan Tan Tanuki no kintama wa / Kaze mo nai no ni / Bura bura bura (“Del Tan Tan Tanuki le palle stan / Seppure il vento soffiando non sta / Girando girando girando.”

I tanuki sono parte della mitologia del Giappone sin da tempi antichi.  Nella tradizione giapponese, è un essere capace di mutare aspetto trasformandosi in altre forme di vita o in oggetti inanimati ( secondo alcune tradizioni i tanuki sono incarnazioni degli oggetti usati per più di cento anni) e con dei poteri sovranaturali che lo rendono capace di creare illusioni e fare scherzi o dispetti alle persone. Durante le epoche Kamakura e Muromachi, alcune storie cominciarono a parlare di tanuki più sinistri; la storia di Kachi-kachi Yama, compresa nell’Otogizōshi, parla di un tanuki che picchia a morte una vecchia e la serve a tavola al marito inconsapevole come “zuppa di vecchia”.

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Altre storie parlano di tanuki come indifesi e produttivi membri della società. Diversi templi hanno storie di sacerdoti che erano in realtà tanuki travestiti.  Sono numerose le leggende in cui i Tanuki traggono in inganno viandanti nel bosco o cacciatori facendo loro credere, ad esempio, che delle foglie secche siano banconote, o trasformando i loro attributi in una stanza dentro la quale attirare persone per fare falsi affari.. Una delle sue più classiche trasformazioni, invece, è quella da teiera: esistono diverse leggende a riguardo, ma il tema principale è che il tanuki, trasformato in teiera, venne portato in un tempio dove i monaci lo utilizzarono come utensile da cucina ed esso non ne fu certo contento.

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Un’ altra caratteristica del Tanuki, come essere spavaldo, è la sua predisposizione alle battaglie per la conquista di castelli. Vengono raffigurati di solito con dei grandi cappelli ed una fiaschetta di sake in una mano ed essendo dei gran burloni (o truffatori), essi pagano la bevanda con delle banconote false (fatte trasformando delle foglie secche) o in altri casi con una promessa di pagamento (o un libro dei conti), che talvolta viene raffigurata nell’ altra mano. Sebbene i giapponesi continuano a classificare Tanuki come yōkai 妖怪 (mostro, spirito, spettro, fantastico o strano essere), la creatura di oggi non è più spaventosa o misteriosa, si è invece trasformato in un compagno innocuo e divertente, più interessati a incoraggiare la generosità e allegria tra commensali più che infastidire l’umanità con i suoi trucchi. Le statuette del Tanuki si incontrano spesso fuori da ristoranti o bar, svolgendo una funzione simile a quella del Maneki Neko, per attirare i clienti.

La figura del Tanuki, inoltre, viene spesso utilizzata nei fumetti o nelle animazioni: famoso, a riguardo, è il film di animazione “Pon Poko” dello Studio Gibli, dove il Tanuki suona le proprie “palle d’ oro” in una canzone diventata molto popolare tra i bambini.

Interessante è anche la storia “Kachi Kachi Yama”, basata su una leggenda popolare e nella quale il Tanuki viene raffigurato non solo come truffatore, ma anche come assassino.

 

Tratto da www.culturagiapponese.it

"Il Tanuki" ultima modifica: 2 Ottobre, 2015 da Redazione VivereZen