Addio al sesso. I giapponesi preferiscono le bambole alle donne


Il Giappone ha un grosso un problema, più grave della crisi economica e delle agitazioni politiche. La gente non fa più sesso. La terra delle perversioni e dei sex toy improbabili rischia di essere travolta da uno tsunami di castità.

Le prime conseguenze di questa improbabile apocalisse si stanno già facendo sentire. La popolazione sta invecchiando, con ripercussioni sulla crescita del prodotto interno lordo e sul sistema pensionistico.

40 anni vergine

Giapponesi e sessoSecondo i dati del National Institute of Population and Social Security Research, il calo della libido colpisce un numero crescente di giapponesi.

Il 44% degli individui tra i 18 e i 34 anni è vergine e il 30% dei single non ha alcuna intenzione di “sistemarsi”. Il 23% delle donne sposate intervistate considera il sesso una scocciatura. Quanto al sesso maschile, il 18% degli uomini ha poco interesse per il sesso con una donna in carne ed ossa.

Quindi ai giapponesi il sesso non interessa? Non proprio: se uomini e donne in carne ed ossa non soddisfano più, ci sono pur sempre i surrogati artificiali.

Sexy-cuscino

L’esempio più lampante sono le waifu, personaggi femminili di anime e manga cui alcuni otaku si considerano fidanzati.

Abbondano anche i video-giochi di dating, nei quali bisogna conquistare una bella fanciulla dai grandi occhi. Per i più carnali, invece, ci sono sexy-cuscini con le forme provocanti di ragazze manga poco vestite.

Insomma, chi ha bisogno di una donna vera con tutte queste opzioni a portata di mano?

Troppo lavoro e niente divertimento…

Il giapponese medio pare più propenso a relazionarsi con cuscini e manga, piuttosto che con persone reali. Perché tutto questo?

Lavoratori giapponesi

In parte è colpa della mentalità formale tipica dei giapponesi. Ogni contatto umano deve rientrare in un rigido sistema di ruoli, regolati a propria volta da regole più o meno tacite. C’è poco spazio per l’improvvisazione e per il corteggiamento all’occidentale.

In parte è colpa del troppo lavoro: in Occidente si fa di tutto per stimolare la produttività, un problema che non sussiste in Oriente. I giapponesi arrivano a lavorare fino a 90 ore a settimana, ovvero 13 ore al giorno per 7 giorni. Se va male, l’eccesso di lavoro porta alla morte per stress, ictus o suicidio. Se va bene, elimina qualsiasi traccia di vita privata e azzera la libido.

O viceversa, a seconda dei punti di vista.

"Addio al sesso. I giapponesi preferiscono le bambole alle donne" ultima modifica: 11 Settembre, 2017 da Redazione VivereZen