Okonomiyaki: la”pizza di Osaka”


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Se menzoniamo okonomiyaki a chiunque abbia trascorso del tempo in Giappone e guardiamo i loro occhi vedremo che si illuminano.

L’okonomiyaki (お好み焼き O-konomi-yaki letteralmente okonomi = ciò che vuoi,yaki = alla griglia) è un piatto agro-dolce giapponese. L’okonomiyaki a Osaka  è come la pizza a Napoli, tanto che frequentemente l’okonomiyaki viene chiamato la “pizza di Osaka”. E ‘un cibo di strada giapponese ed è il piatto che meglio rappresenta l’anima della città, vera e propria capitale gastronomica del Giappone: verace, diretta, ricca di gusto e sapori. Gli ingredienti sono vari: verza, pancetta, maionese, tonno secco, ecc.

Solitamente viene cucinato negli appositi ristoranti su una piastra calda chiamata teppan. Spesso tale piastra fa parte del tavolo dei commensali o del bancone e viene utilizzata per cucinare direttamente l’okonomiyaki o per mantenere caldo quello cotto nella cucina. Si cucina aiutandosi con delle spatole metalliche per non farlo attaccare al teppan e per tagliarlo quando è pronto. La pietanza viene cucinata anche in casa utilizzando normali padelle.

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Nato come piatto povero che metteva insieme un po’ alla rinfusa ingredienti economici è oggi un piatto popolarissimo, con una sua preparazione ormai codificatasi negli anni, ed infinite varianti a volte anche molto elaborate. In fondo, come dice il nome, ci si può mettere dentro un po’ ciò che si vuole. A Osaka i ristoranti di okonomiyaki sono numerosissimi, si va dalle grandi catene come Fugetsu, fino ai piccoli ristorantini a gestione familiare, spesso con formula take away.

L’Okonomiyaki è stato inventato in Giappone prima della Seconda Guerra Mondiale ma solo durante e dopo la guerra è diventato così popolare. Pare risalga ad un piatto tradizionale del periodo periodo Edo (1683-1868), il Funoyaki. Una frittella di mais che veniva servita nelle cerimonie Buddiste. Questo stesso piatto ha poi subito varie trasformazioni, diventando nel perido Meiji (1868-1912) una specie di dolce chiamato Sukesoyaki. Successivamente, negli anni 20 al piatto vennero apportate altre modifiche tra cui l’aggiunta di vari tipi di salse e gli venne dato il nome di Yoshokuyaki. Solo alla fine degli anni 30 ad Osaka cominciò ad essere conosciuto con il nome di Okonomiyaki.

Nello stesso periodo ad Hiroshima, si era diffusa una specie di crepe, preparata con gli ingredienti degli aiuti umanitari spediti in giappone dopo lo scoppio della bomba atomica. Questa crepe con l’aggiunta di cipolle ed altri ingredienti veniva ripiegata e servita soprattuto ai bambini. Pare si chiamasse issen-yoshoku (cibo da un soldo). L’Okonomiyaki, nelle sue successive varianti è diventato popolare durante la guerra quando il riso scarseggiava e la gente è stata costretta ad inventarsi nuove pietanze con gli ingredienti che era più facile reperire. Alle semplici frittelle di grano furono aggiunti altri ingredienti come uova, carne di maiale, e cavoli e varie salse. Un risotrante di Osaka sostiene di essere stato il primo nel 1946 ad aggiungere la maionese.

Così, anche se in Giappone esistono tantissime varianti di questa pietanza, quella più famose sono due. In quello del Kansai o Osaka, gli tutti gli ingredienti vengono mischiati in un unico impasto che poi viene cotto sulla griglia. Nella variante di Hiroshima, invece, si prepara una frittella, simile ad un pancake e con l’impasto base e tutti gli altri ingredienti vengono aggiunti direttamente sulla griglia in fase di cottura. È particolare anche Il Monjayaki o Monja-Yaki che è la variante di Okonomiyaki conosciuta a Tokyo. Gli ingredienti vengono prima tagliuzzati e grigliati per bene, poi si dispongono ad anello lasciando vuoto lo spazio centrale dove verrà inserita la parte liquida dell’impasto. A questo punto, quando l’impasto centrale comincerà a solidificare si mischierà il tutto più volte fino ad ottenere alla fine un unica grande frittata sulla quale poi aggiungere i vari condimenti.

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Tutti gli amanti di manga e anime non potranno non ricordare Ranma ½, dove Ukyo Kuonji, spasimante del protagonista, è un’abile cuoca di tale cibo, tanto da girare sempre con un enorme spatola, ed essere proprietaria di un piccolo locale dove cucina tale piatto o Kiss me Licia, in cui il padre della protagonista è proprietario di un ristorante di okonomiyaki. Tra l’altro, il manga originale è ambientato proprio ad Osaka, città d’origine dell’autrice Kaoru Tada (l’anime invece, è ambientato a Tokyo), o ancora Nana, i genitori di Misato Uehara hanno un ristorante di okonomiyaki ad Osaka che vanta di essere uno dei migliori della città.

Tratto da www.cucinagiapponese.net

"Okonomiyaki: la”pizza di Osaka”" ultima modifica: 9 Novembre, 2015 da Redazione VivereZen