I Wagashi sono i dolci tradizionali giapponesi evoluti in una forma d’arte nell’antica capitale imperiale, Kyoto. Il termine “wa” denota le cose giapponesi, mentre “Gashi” è un’allitterazione di
Ikebana viene da “IKE” che significa ”comporre” e ”fare vivere” e “BANA” che significa ” i fiori”. Pertanto letteralmente IKEBANA significa ” comporre i fiori e farli vivere”
I capsule hotel (カプセルホテル kapuseru hoteru) o albergo capsulare sono degli hotel che al posto delle camere hanno una sorta di “capsule”, dove lo spazio occupato è ridotto
La parola giapponese bonsai (盆栽) significa ” albero coltivato in un vaso con arte”, da BON “vaso” e SAI “coltivare”, poiché nel secondo ideogramma nella parte bassa c’è
Nato a Osaka nel 1949 e cresciuto ad Hiroshima, Kenro Izu inizia a fotografare negli anni settanta, completando la sua formazione presso la Nihon University di Tokyo. Riesce
Sempre più artisti e artigiani utilizzano materiali di recupero per realizzare le loro opere ottenendo così due risultati: bellissimi prodotti e un mondo meno invaso dai rifiuti. Brian
Il Teru Teru Bozu (in giapponese : 照る照る坊主,てるてる坊主) è una bambolina fatta a mano tipica del folklore giapponese. Può essere fatta di carta o stoffa di colore bianco,
Lo sapevate che… 1- Nei monasteri zen aglio, cipolla, erba cipollina, porro e scalogno non sono ammessi per i monaci perché il loro sapore forte potrebbe risvegliare desideri
Gli iromuji (色 無 地 letteralmente tinta unita) sono piccoli kimono monocromatici ad esclusione del nero e del bianco/avorio, considerati come non colori e destinati a occasioni specifiche,