Come riconoscere un buon lenzuolo di cotone?

Il cotone non è tutto uguale perché spesso l’apparenza inganna. Premesso che il cotone, come ogni altra fibra naturale, è materia viva e pertanto una partita di filato non può mai essere perfettamente uguale alle precedenti, ci sono alcuni utili consigli per riconoscere un buon lenzuolo:

1. guardare il tessuto in controluce per valutare il numero di fili di cotone, che intrecciandosi secondo l'ordito e la trama ne costituiscono l'armatura. Più fitta è la tramatura, più resistente sarà il lenzuolo.

2. manipolarlo, per testarne la morbidezza: non è un buon indizio che un lenzuolo si presenti rigido, perché potrebbe implicare un uso eccessivo di appretti, che alterano la consistenza del tessuto. In un primo momento infatti questi prodotti permettono di tenere insieme le fibre, conferendo al lenzuolo maggiore lucentezza e consistenza, ma l'effetto dopo qualche lavaggio scompare.

3. Osservare le cuciture e verificare la bontà delle rifiniture: orli, angoli, etichette. Le cuciture devono essere di cotone e non di nailon e a punto fitto.

4. Occhio alle etichette: scritte in modo chiaro e comprensibile, le etichette devono riportare le proprietà del cotone e devono avere la stessa durata del capo, nonché la stessa resistenza ai lavaggi. Viceversa, potrebbero essere un indizio di contraffazione.

Lenzuola di cotone ed ecologia

Infine, occorre altresì considerare l’aspetto tossicologico. Infatti nelle piantagioni di cotone, si fa uso di pesticidi per combattere i parassiti. Soltanto da da qualche anno la Comunità Europea ha iniziato a trattare il problema della ecologicità anche nel processo produttivo del cotone e più in generale delle fibre tessili.



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