Manutenzione dei tatami
Per la manutenzione è indicato l'uso dell'aspirapolvere e di un panno leggermente umido (ben strizzato), non vanno
invece bagnati. Se per un incidente, dovesse caderti dell’acqua sulle stuoie, affrettati ad asciugarlo, con un phon o
una stufetta.
No ai materassi in lattice: se poggiati sui tatami fanno la muffa. È possibile invece adoperarli con un materasso in
memory o un modello tradizionale a molle. Attenzione, però: i materassi occidentali forniscono una traspirazione minore
rispetto al futon.
Se un pannello dovesse imbarcarsi in un punto, a causa della cedevolezza della paglia, bisogna capovolgerlo ed
utilizzare un peso (un paio di libri dovrebbero andar bene) per fargli riprendere la forma. È buona regola non mettere
sul tatami mobili con dei piedi appuntiti, come ad esempio una sedia. Concentrando il peso in un solo punto
rovinerebbero le stuoie.
Una buona abitudine inoltre è quella di esporre una volta l’anno i tatami all'aria aperta. Questo consente di eliminare
l’eventuale umidità accumulatasi. Le stuoie vanno poste contro un muro con il retro al sole: se il giunco venisse
illuminato direttamente, infatti, rischierebbe di assumere un colore rossastro e non uniforme. Se l’odore di paglia del
prodotto appena acquistato dovesse risultare troppo forte, tienilo per qualche giorno all’aria: scemerà notevolmente.
Cammina sul tatami a piedi nudi o con le calze come vuole la tradizione, per assaporare la cedevolezza del materiale. In
alternativa puoi adoperare delle pantofoline di stoffa. In questo modo eviterai di rovinarli.