I prodotti della linea Arbra sono realizzati interamente
in legno massiccio o massello.
Sono generalmente disponibili questi tipi di
legno
Cedro del libano
Il cedro ha una tonalità tendente al
miele, riccamente attraversata da nodi e venature più scure, che spiccano in contrasto con la parte esterna del
tronco, che invece è molto chiara
Il Cedro del Libano, richiama con il suo nome le
imbarcazioni degli antichi fenici. Come tutte le conifere si caratterizza come legno dolce, questo sta a
indicare che i tronchi si sviluppano più rapidamente rispetto ai legni duri, e risultano più facili da lavorare,
ma anche meno resistenti agli urti. Con i suoi 560 kg/m³ il cedro si caratterizza come un legno dolce mediamente
solido. I Cedri in Italia si
presentano come alberi secolari, utilizzati con i loro tronchi imponenti per la decorazione di ville e giardini.
Il taglio è permesso solo quando si rende necessario per motivi legati alla sicurezza del
territorio. Il suo odore acidulo, da cui prende
il nome, ha il pregio di tenere lontani insetti e parassiti
Larice
Anche il Larice fa parte delle conifere e dei legni
dolci. Si tratta di un legno
chiaro, dal paglierino sino a sfumature tra il nocciola e il rosato. Si tratta di una pianta tipica dell’arco
alpino, dove si trova principalmente ad alta quota. Svolge una funzione d’estremo valore per le aree boschiva,
dal momento che le radici, scendendo in profondità, tutelano la preservazione delle sostanze nutritive nella
terra
Il Larice ha nodi e anelli d’accrescimento molto
pronunciati, che contribuiscono a creare un aspetto rustico. Il Larice è una pianta a durame accresciuto, questo
significa che la parte più esterna del tronco, generalmente più chiara e morbida rispetto all’interno, è molto
sottile, e spesso viene tagliata via in fase di lavorazione, anche se potrebbero rimanerne delle tracce. Si
tratta di un legno che resiste bene alle variazioni di volume legate all’umidità per questo motivo è spesso
adoperato anche per esterni. La densità oscilla tra i 480-610
kg/m³
Pino
Continuando la nostra carrellata sulle conifere, resta da
citare il pino, che grazie alla sua diffusione e alla velocità della crescita si caratterizza come una delle
essenze di fascia economica più comuni. I nodi scuri e gli
anelli di accrescimento spiccano nitidamente contro il legno chiaro. L’alburno è quasi bianco, mentre il durame
ha una tonalità più intensa, sul rosso marrone. Estremamente
diffuso, dalla Scandinavia all’Andalusia è considerato il legno rustico per eccellenza.
Le naturali imperfezioni del legno sono molto apprezzate
sia all’interno degli stili che vengono del nord Europa, come quello Scandinavo e lo stile Japandi. Adoperato
fino alla prima metà del novecento per parti povere come infissi o legno compensato, l’essenza di pino è stata
riscoperta ai giorni nostri in tutti i suoi pregi. La densità media è di 510
kg/m³
Ciliegio
Classificato come legno duro, il ciliegio è un classico adoperato per tradizione da
artigiani mobilieri ed ebanisti. Il
ciliegio ha un colore rosa marrone che tende a diventare più scuro nel tempo. Si tratta di una specie a durame accresciuto: l’alburno chiaro
sottile, spesso non viene adoperato nelle
tavole. Il ciliegio ha linee ben marcate degli
anelli di accrescimento. I nodi e le ventature sono evidenti. Uno degli effetti più particolari è quello
delle macchie midollari, che per una repentina variazione del verso della fibra creano a tratti un luccichio
simile a quello di una squama di pesce
Con una densità media tra i 580 e i 610 kg/m³m questa pianta è
comune dall’Africa settentrionale ai boschi Europei. Nell’ultimo periodo, comunque, abbiamo assistito a un
uso crescente del ciliegio americano
Frassino
Legno duro. Il durame è indifferenziato, ma possono esserci delle variazioni di
colore all’interno di una stessa tavola, spesso messe in evidenza dalla prima oliatura. Le tonalità del frassino
vanno da un paglierino quasi bianco ad un nocciola delicato. Presenta sia nodi che venature chiare e diritte.
Per la manutenzione del frassino, e far sì che il colore delicato non si
scurisca nel tempo il consiglio è di passare periodicamente una
mano d’olio. Densità tra i 650 ed i 700 kg/m³