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L'aspetto del tatami giapponese, con la sua superficie fittamente intrecciata di giunco, e i disegni creati dalla disposizione dei bordi di stoffa nera, unisce nel contempo semplicità ed eleganza. I tatami hanno una superficie semi rigida, grazie all’imbottitura di paglia di riso, e camminare su un pavimento di stuoie giapponesi a piedi nudi è una sensazione estremamente gradevole.
Il colore dei tatami è quello naturale della paglia. Più verde, quando il prodotto è stato appena realizzato, tendente al giallo man mano che la paglia secca. Importante è non esporre mai il tatami alla luce diretta del sole, nemmeno per fargli prendere aria, altrimenti rischierebbe di prendere un colore più rossastro e/o non uniforme.

Che si tratti di un dojo, la palestra tradizionale di arti marziali, di una camera da letto in stile giapponese, o di un centro massaggi, i tatami sono sempre una scelta visivamente vincente. Lo svantaggio sta nelle maggiori cure che questo tipo di pavimentazione richiede: le stuoie infatti temono l’umidità, e non possono essere bagnate. Sul tatami inoltre bisogna camminare a piedi nudi o con delle calze, e non è possibile poggiarvi sopra mobili con i piedi appuntiti, che finirebbero col rovinarlo.

La misura standard è 90x180, pensata perché un lato sia il doppio dell’altro, creando così dei disegni armoniosi. In occidente è possibile però trovare dei tatami lunghi 200 cm, perché abbiano così le stesse dimensioni del materasso.

L’isola tipica giapponese è quella formata da quattro tatami da 90x180 cm disposti in cerchio attorno a uno più piccolo da 90x90 cm. Questa disposizione, oltre ad essere esteticamente gradevole, è stata scelta per evitare che gli angoli dei tatami toccandosi possano formare una croce. Il suono e l’ideogramma che identificano il numero quattro, in Giappone come in altri paesi dell’Asia, corrispondono al termine morte, questo numero, quindi, viene evitato in ogni modo possibile. Lo spazio così occupato, tuttavia, è un quadrato di 270x270 cm, e nelle abitazione moderne spesso è difficile trovare uno spazio così ampio. Altre isole, formate con i soli 90x180 cm, possono avere dimensioni di 270x360 cm (6 pezzi), oppure 360x360 cm (8 pezzi), e sono quindi ancora più grandi.

Le misure da 80 o 90x200 cm, dunque, rappresentano un valido compromesso tra estetica e praticità. 
Il bordo del tatami in genere è di stoffa nera, ma esistono anche dei modelli più preziosi, con stoffe decorate in vari colori, verde, blu o marrone scuro.

L’altezza tradizionale dei tatami è di circa 5 cm, con un peso tra i 27 ed i 30 chili a seconda delle dimensioni. Con le nuove tecniche è possibile realizzare dei tatami più sottili, imbottiti in fibra di carta, con un peso praticamente dimezzato. Questi prodotti risultano leggermente più rigidi, però sono l’ideale per chi non deve creare un’isola fissa, ma ha la necessità di spostare spesso i tatami, per pulire, o perché si tratta di un ambiente destinato a più usi, come potrebbe essere la sala di una palestra o di un centro estetico.

Con il termine tatami pieghevoli, infine, si indicano delle stuoie sottili poco più di un centimetro, che pesano pochi chili e sono molto facili da trasportare. 

Sia per i modelli tradizionali che per quelli ribassati, con un sovrapprezzo è possibile richiedere il taglio, per ottenere delle misure personalizzate.



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